Acquisto della proprietà: usucapione e accessione
La Corte d’Appello di Sassari ha accolto il ricorso dell’Avv. Giovanni Battista Luciano che aveva impugnato la Sentenza n. 521/2011 del Tribunale sassarese.
La vicenda: i coniugi Alfa e i coniugi Beta, all’inizio degli anni ’80, acquistano un terreno e decidono di costruire una casa bifamiliare; quindi lo dividono in due parti, definendone i confini. Quando cominciano i lavori del grezzo, i confini dell’appartamento degli Alfa debordano sul terreno dei Beta di circa 20 mq. Negli anni ’90 gli Alfa costruiscono una mansarda tenendo conto della linea di demarcazione tra le abitazioni (e, quindi, debordando rispetto ai confini originari).
Dopo più di vent’anni, i coniugi Beta chiedono la demolizione delle parti dell’abitazione e della mansarda che eccedono i confini inizialmente stabiliti (e poi violati). Il Giudice di primo accoglie parzialmente condannando gli Alfa a demolire la parte di mansarda richiesta.
La coppia Alfa, difesa dall'Avv. Luciano, impugna la Pronuncia sostenendo che fosse errata nella parte in cui ordinava tale demolizione, in quanto la mansarda era costruita esattamente entro i confini ormai usucapiti dell’abitazione, dovendosi, quindi, applicare il principio dell’accessione (Qualunque piantagione, costruzione od opera esistente sopra o sotto il suolo appartiene al proprietario di questo).
La Corte d’Appello ha condiviso la ricostruzione degli appellanti, così pronunciandosi: “…una volta accertata, come nel caso di specie, l’usucapione della proprietà del suolo, doveva ritenersi avvenuto, quale conseguenza automatica, anche l’acquisto per accessione delle costruzioni ivi eseguite anche se realizzate, come nel caso della sopraelevazione della mansarda, durante il decorso del ventennio e non dall’inizio del termine di decorrenza del possesso qualificato del suolo […] con la conseguenza che in virtù del principio dell’accessione le opere edificate sul suolo oggetto di intervenuta usucapione divengono proprietà del nuovo proprietario del fondo sul quale insistono”.
Corte d'Appello di Cagliari - Sezione Distaccata di Sassari. Sent. n. 19/2019





